Iridescence #3 - #18
#18 - 2020 Vita su Tralfamadore, The Flat-Massimo Carasi, Milano
2020 Volta, New York
2021 ArtRotterdam, Van Nellefabriek, Rotterdam
#3, #7, #8, #14 - 2020 Vita su Tralfamadore, The Flat-Massimo Carasi, Milano
#8, #17 - 2020 Volta, New York
#5, #6, #7, #10 - 2020 ArtRotterdam, Van Nellefabriek, Rotterdam
#13 - 2019 Bienvenue, Cité internationale des arts, Parigi
#7, #8, #9, #10 - 2019 Volta 15, Basilea
Smalto e acrilico su filo in fluorocarbonio, cornice in legno, fondo in alluminio verniciato, vetro museale protettivo esterno
#3, #4, #5, #6, #7, #8, #9, #10, #13, #14, #15, #16 - 40 x 30 x 6 cm
#11, #12, #17 - 60 x 60 x 7,5 cm
#18 - 60 x 60 x 7 cm
Iridescence #3 (the origin of a square)
Una riflessione sullo sguardo e sul nostro punto di vista viene suggerito dall’evoluzione e dallo svilupparsi di una semplice linea orizzontale in una forma quadrata in prospettiva nello spazio.
Iridescence #4, #7 (spectrum)
Partendo da alcuni studi pittorici sulla luce di Giacomo Balla e da alcuni brani musicali di Terry Riley, ho voluto rappresentare simbolicamente lo spettro luminoso ed il suo movimento generato da elementi geometrici e matematici ripetuti nello spazio.
Iridescence #5, #6 (veils)
Superfici in linee verticali si sovrappongono e si alternano come leggere velature o tendine semitrasparenti, costruendo un’idea labile e precaria della rappresentazione. In base al nostro punto di vista queste composizioni cambiano radicalmente assumendo forme diverse.
Iridescence #8 (enigma)
La forma richiama l’antico simbolo dell’esagramma ed è costituita dalla sovrapposizione di vari triangoli equilateri, opposti o speculari, realizzati con leggere differenze nelle dimensioni e nelle tonalità di blu-azzurro, quasi a creare una sorta di vibrazione, riverbero e movimento all’interno del quadro.
Iridescence #9, #10, #11, #12, #13, #14, #18 (blanket)
Una forma enigmatica, ambigua, una riflessione del concetto di superficie, tra bidimensionalità e spazio tridimensionale; un movimento percettivo generato su una superficie che non è più tale. Una composizione giocata sull’idea di ritmo: sono varie linee (o cellule) che si alternano creando delle armonie e dei tempi ritmici. Lo spazio si fa da più profondo o più vicino.
Iridescence #15, 17 (coincidence)
Coincidence è una riflessione ed elaborazione del concetto di “coincidenza”: intesa come di un incontro del tutto casuale di vari elementi, oppure come la costituzione di un “evento” stabilito a priori. Alcuni studiosi hanno teorizzato come la creazione del nostro pianeta Terra e poi il formarsi della vita siano il risultato di innumerevoli coincidenze avvenute in successione, come un meccanismo programmato e non semplicemente un susseguirsi di casualità. Partendo poi da alcuni studi pittorici sulla luce di Giacomo Balla e da alcuni brani musicali di Terry Riley, ho ripreso simbolicamente lo spettro luminoso ed il suo movimento generato da elementi geometrici e matematici ripetuti nello spazio.
Iridescence #16 (compenetration)
Come l’incontro tra cielo e terra, figura femminile e figura maschile, due forme opposte per direzione e colore si incontrano e si compenetrano generando una trasformazione dello spazio. I due corpi (o le due forme) sono realizzati in fili tesi orizzontalmente, posti su diversi livelli e dipinti in diverse tonalità di blu manganese e rosso magenta (dallo scuro intenso al chiaro brillante), creando la percezione visiva di scomposizione spaziale e movimento. Le due forme si intensificano dall’alto verso il basso, nella direzione del vertice della freccia.